R6 Rhino: un enorme rinoceronte d’acciaio.

Era ora che trovassi un po’ di tempo per scrivere le solite poche righe sull’ultimo modello da me realizzato: un’imponente G6 Rhino, ossia un obice d’artiglieria semovente da 155 mm montato su sei enormi ruote, con guida centrale con cabina tutta vetri collocata in mezzo all’asse anteriore e molto vicina a terra rispetto alle dimensioni del mezzo.

Si tratta di un mezzo pesantissimo (47 tonnellate), potente, con 6 ruote motrici di grande diametro ed eccellente mobilità, in servizio nell’esercito sudafricano. La Repubblica Sudafricana ne ha anche esportati 78 negli Emirati Arabi e 24 in Oman.

L’obice impiega munizioni da 155 mm con gittata di 40 km. Per poter essere messo in condizione di aprire il fuoco su di un obbiettivo, ha bisogno di almeno 60 secondi. Una volta esaurito il suo compito, il semovente può riprendere la marcia in circa 30 secondi. Il controllo elettronico di tiro garantisce una cadenza di fuoco di 3 colpi al minuto.

Il veicolo è dotato di una trazione 6×6 abbinata ad un propulsore diesel raffreddato ad aria da 386 cv gestito da un cambio automatico a sei marce. ha una velocità massima di 85 km/h e un’autonomia di 700 km. Il telaio è diviso in due parti distinte, una riservata all’equipaggio di sei persone ed una predisposta per il vano motore con lo scopo di voler assicurare la protezione dell’equipaggio in caso di colpi diretti ricevuti al motore o alla torretta.

La pressione degli pneumatici può essere gestita direttamente dal pilota del veicolo per adattarla alla conformazione del terreno o ad eventuali fori subiti dai copertoni. Un sistema di alimentazione ausiliario da 45 cv permette l’alimentazione del sistema di rotazione della torretta, del sistema di aria condizionata dell’abitacolo e la ricarica delle batterie. Le sospensioni idropneumatiche sono configurate a barra di torsione indipendente.

La blindatura del veicolo permette una protezione efficace dalle armi da fuoco di piccolo calibro, dalle mine e dalle munizioni da 20 mm. Per essere immobilizzato, il mezzo deve essere colpito da almeno tre mine. In caso di emergenza, il semovente è dotato di un sistema antincendio e di ventilazione oltre a varie protezioni NBC. Per permettere una fuga agevolata, sono stati installati sulla torretta otto lanciagranate fumogene da 81 mm.

Veniamo ora al kit della Takom, molto ben realizzato e relativamente facile da assemblare. Sicuramente le dimensioni e il numero di pezzi possono scoraggiare i meno esperti, però va detto che le istruzioni sono di ottimo livello , la plastica è notevole qualità e quindi, armandosi di un po’ di pazienza ogni modellista può affrontare “la bestia”.

Due sono risultati i lievi difetti che ho riscontrato:

  • le gomme sono ben realizzate e di gomma abbastanza morbida da permettere la simulazione dell’effetto peso ma ben due delle sei presenti nel kit presentavano evidenti difetti di stampo tanto da non avere la forma che ci si aspetta da un pneumatico. Il difetto, fortunatamente, si può nascondere facilmente ricorrendo a un po’ di colla cianoacrilica e mettendo la parte difettosa all’interno.
  • la parte anteriore dello scafo, dove è collocata la cabina di pilotaggio, è formata da parti che non combaciano perfettamente, nel mio caso a causa del pezzo superiore dello scafo che era un po’ deformato.

Comunque tutto assolutamente rimediabile.

Ecco la gallery del kit prima della verniciatura finale:

…e quella del lavoro finito:

in alcune foto, viste le proporzioni con il figurino, si evidenzia la notevole mole del mezzo nel suo insieme e la lunghezza della canna in particolare.

I commenti sono chiusi