1917 Vive la France!

Come noto, gli eserciti che parteciparono alla Prima Guerra Mondiale nello scacchiere dell’Europa centrale, dopo anni di sostanziale stallo delle operazioni militari da parte di entrambi gli schieramenti con l’affermarsi della cosiddetta guerra di trincea, cercarono il modo di uscire da quella situazione introducendo nuovi concetti bellici.

Dopo il fallimentare ricorso alla fanteria lanciata all’assalto delle linee nemiche attraverso la terra di nessuno che portò a raccapriccianti massacri di milioni di poveretti e dopo gli altrettanto fallimentari attacchi di artiglieria campale durante i quali migliaia e migliai inglesi per primi ebbero l’intuizione di ricorrere a macchine appositamente concepite per muoversi su ogni tipo di terreno, armate a volontà e dotate di corazze tali da renderne difficile la messa fuori uso da parte del nemico.

Nacquero i primi carri armati, tank (cisterna o serbatoio in inglese) dal nome usato per tenere segreto il progetto.

I francesi arrivarono un po’ in ritardo e pertanto dovettero arrangiarsi adattando ciò che era già disponibile nelle loro fabbriche. Fu così che nacque il primo carro armato pesante transalpino, chiamato St. Chamont dal nome della cittadina dove veniva costruito, che utilizzava il treno di rotolamento di un trattore agricolo. Essendo il carro molto più lungo del treno stesso, vennero posizionati dei rulli, sia anteriormente, sia posteriormente per evitare che su un terreno troppo accidentato il St.Chamond potesse spanciare oppure potesse incastrarsi su una trincea nel tentativo di superarla.


Nella foto si possono notare i rulli (uno grande a sx, e due piccoli a dx.) agli estremi del mezzo.

Ho realizzato questo modello decisamente caratteristico partendo dalla scatola della Takom in 1:35. Il kit è di livello molto elevato, La parte superiore dello scafo è in un solo pezzo, i cingoli sono in plastica rigida da assemblare maglia a maglia per i quali occorre utilizzare un po’ di colla ma senza esagerare perché occorre lasciarli liberi di lavorare, il treno di rotolamento che vede le piccole ruote montante a gruppi di sospensioni interconnesse le una alle altre tra lato destro e lato sinistro, rappresenta probabilemnte la parte più complessa dell’assemblaggio. Niente per cui scoraggiarsi, comunque.

Per i colori mi sono affidato a un fondo Vallejo grigio scuro (RAL 7021) che mi è servito per creare un effetto cromatico che mettesse in evidente le grandi superfici piane. Per fare la mimetizzazione ho utilizzato la mascheratura della MXpression Panzer Putty, che va applicata a più riprese coprendo progressivamente sempre più aree in modo da ottenere i quattro colori a macchie contigue. Nell’ordine ho dato il grigio su tutto il carro, ho effettuato una prima mascheratura, quindi ho dato il verde chiaro, seconda mascheratura a salvare il verde, poi giallo e infine il marrone. Certamente bisogna fare un po’ di attenzione e aiuta preparare uno schema del risultato che si vuole ottenere.

Per l’invecchiamento ho utilizzato principalmente la vecchia tecnica della scuola di Verlinden cui ho unito quelle più recenti della scuola spagnola (consiglio al riguardo di andarsi a guardare i filmati su Youtube di Mig Jimenez).

Per la parte cingoli e treno di rotolamento ho optato per un effetto fango abbastanza pesante che mi sembrava in sintonia con l’idea della guerra di trincea. Ho utilizzato una mistura fatta in casa a base di polvere di pigmento, vinavil e colore acrilico da non da modellismo che si trova nei negozi di bricolage a prezzi molto abbordabili e garantisce sempre un effetto tridimensionale ideale per questo tipo di interventi.

I figurini sono della russa ICM. Li ho trovati di notevole fattura e molto piacevoli da assemblare e dipingere, sono poi dotati di uno sprue dedicato all’equipaggiamento che permette una discreta personalizzazione.

by Daniele

Modello Takom 1:35  Figurini ICM
Colori Vallejo, Pigmenti LifeColor

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