Ho utilizzato il cavaliere germanico della Miniart in scala 1/16, per rimanere omogeneo al precedente.
Il kit non è dei migliori, per lo scopo va più che bene ma, se dovessi fare un modello del figurino sulla sua basetta, non sarebbe sicuramente una prima scelta, molto meglio i figurini in resina. Gli stampi sono ricchissimi di sbavature e purtroppo i pezzi non coincidono e occorre far ricorso a abbondanti stuccature anche in posti dove poi, gioco forza, si perde dettaglio. In particolare braccia e gambe, costituite ciascuna da due pezzi longitudinali, sono davvero di difficile giunzione e lasciano ampi spazi vuoti cui fanno da contraltare altrettanti spazi con troppo materiale che, una volta asportato, rendono i due pezzi poco combacianti. La plastica è molto morbida, fin troppo, come da tradizione Miniart, e spessa con il risultato finale per certi aspetti poco realistico. Bene quindi dietro un vetro, meno, molto meno, su un piedistallo.
Per l’ambientazione ho scelto un’entrata secondaria di un castello medievale con un portone in stile gotico, mezza porta chiusa e l’altra metà aperta che lascia intravedere un cortile interno al castello stesso riprodotto ovviamente semplicemente con una foto incollata sullo sfondo. L’effetto è quasi quello che avevo in mente, comunque accettabile anche se manca di profondità.
La realizzazione è tutta in polistirene estruso tagliato a caldo e lavorato in vari modi. Per le pietre più sottili che costituiscono il perimetro della porta su tre livelli ho invece utilizzato l’eulithe rifinita con una mano di stucco per cartongesso che asciuga molto più lentamente del gesso o della scagliola e presenta comunque un aspetto ben finito. I colori sono acrilici da hobbistica per la parete e il pavimento con wash e drybrush. Il Cavaliere è dipinto con acrilici per la base, polvere argento applicata con pennello di gomma per la corazza e finiture con wash enamel e drybrush acrilico.
Lascio a voi un commento.
Ecco un paio di immagini:
